Milano, città cosmopolita, proiettata al futuro, con i suoi alti e bassi dovuti alle continue manifestazioni più o meno pacifiche, si presenta, in una giornata primaverile, più bella che mai con i suoi palazzi, i suoi navigli; le botteghe nascoste nei vicoli; le corti; le case di ringhiera ecc...
Una milano, quella del primo maggio, piena di vita, colori; profumi; di gente seduta ai tavolini o lungo il naviglio a prendere il sole; chi legge un libro su un pontile; chi sorseggia un caffè appoggiato al parapetto di un ponte sul naviglio grande assorto nei suoi pensieri.
Una Milano da scoprire, da gustare con i suoi pub, i bar che si affacciano sul naviglio; con botteghe che vendono minutaglie; lo street food più o meno leggero!; il mercato coperto con negozi etnici; le macellerie o più semplicemente grazie ai suoi locali storici come El Brellin, dove ho mangiato oggi con mia moglie e suo padre.
Un locale, El Brellin, a ridosso del vicolo dei lavandai con un antico lavatoio dove, le donne milanesi di fine '800, passavano le loro giornate a pulire i panni a mano chiacchierando del futuro di Milano.
Con i suoi piatti tipici, El Brellin, riporta alla mente una Milano d'altri tempi, con il suo ossobuco in gremolada o con la "cutuletta" alla milanese. Mangiare sotto il portico, all'aperto, in compagnia, è piacevole oltre che rilassante. Peccato solo che il Bisbetico, oggi, si sia risvegliato in me leggermente proprio con l'ossobuco in gremolada che era rimasto leggermente duretto e mancava di sale! Peccato perchè El Brellin rimane uno dei locali storici più caratteristici "del Naviglio".
Ma oggi, essendo festa, ho dato un "calmante" al Bisbetico e mi sono rilassato in questa Milano di inizio primavera.
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